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All Inclusive: Fondazione Renato Piatti e l’Istituto Einaudi di Varese.
Non per obbligo, ma per divertimento.
Al fine di fare amicizia e percorrere insieme un pezzo di strada.
Un progetto innovativo e di autentica inclusione chiamato All Inclusive: vede alleati Fondazione Renato Piatti e l’istituto Einaudi di Varese. Si comincia con un periodo di alternanza scuola-lavoro. Dopodiché, spazio alle iniziative comuni, magari davanti a una pizza.
VARESE – Ha preso ufficialmente il via il progetto “All Inclusive: quando sono i giovani ad abbattere le barriere”. Un progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge due istituti scolastici del territorio, che prevede l’integrazione tra giovani con e senza disabilità, puntando all’arricchimento relazionale reciproco e allo sviluppo di autonomie. L’iniziativa è realizzata da Fondazione Piatti in sinergia con Anffas Varese, grazie al sostegno di Regione Lombardia.
Giovani protagonisti
Un progetto che persegue l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei giovani adolescenti (con e senza disabilità), offrendo loro opportunità di arricchimento relazionale reciproco e sviluppo di autonomie. «Verso fine anno abbiamo avuto questa possibilità di aderire al bando rivolto ai giovani di Regione Lombardia. In questo contesto abbiamo sviluppato delle progettualità che fossero rivolte sia ai nostri ragazzi dei centri diurni, ma anche ai ragazzi degli istituti scolastici del territorio. Creando un’opportunità di crescita attraverso l’interazione tra loro», spiega Valentina Rusconi, referente del progetto. «Gli istituti coinvolti sono l’Istituto Einaudi di Varese, protagonista della prima fase, che si svolgerà da gennaio a luglio e l’Istituto Stein di Gavirate, per la seconda fase da maggio a novembre – prosegue Adriana Amato, corporate & grants fundraiser – entrambi gli istituti hanno nella propria offerta formativa l’indirizzo socio sanitario; pertanto, il progetto di alternanza scuola/lavoro Pcto all’interno dei centri di Fondazione Piatti e il conseguente diretto confronto che gli studenti avranno con il personale socio sanitario dei centri potranno realmente facilitare la transizione tra mondo della scuola e mondo del lavoro».
Inclusione e formazione
«Stiamo cercando di portare avanti un progetto che possa favorire da una parte il processo di inclusione dei nostri ospiti e dall’altra un processo di formazione e di avvicinamento al tema della disabilità per quanto riguarda gli studenti», aggiunge Osvaldo Cumbo, responsabile centro studi e formazione. La prima parte del progetto ha coinvolto 16 studentesse della classe quarta dell’Istituto Einaudi di Varese. Il 16 gennaio le ragazze hanno avviato l’esperienza di alternanza scuola lavoro, mentre nelle giornate del 23 e del 24 gennaio hanno svolto le 15 ore di formazione previste dal progetto. Durante le due giornate di formazione, seguite dal formatore Angelo Nuzzo, hanno trattato temi come: che cos’è la disabilità, quali sono i diritti delle persone con disabilità, l’inclusione delle persone con disabilità, la partecipazione attiva dei giovani, la progettazione individuale e l’individuazione dei sostegni necessari alla persona.
Apertura al confronto
«Abbiamo affrontato il tema della disabilità dal punto di vista storico – spiega il formatore – è stato interessante notare come fossero tutte accomunate da una necessità e dalla voglia di assumere maggiore consapevolezza rispetto alla conoscenza del fenomeno della disabilità e delle modalità di approccio ad esso. Sono state molto partecipi, aperte al confronto e alla condivisione delle proprie esperienze e questo ha permesso di evidenziare aspetti importanti di quella che è effettivamente la professione dell’operatore». A conclusione di ogni giornata le ragazze hanno potuto inoltre ascoltare alcune testimonianze di familiari e operatori di ospiti dei Centri della Fondazione. Alessia Mastrorilli, ad esempio, ha portato la sua esperienza di sorella di una persona con disabilità: anche lei racconta di una platea sensibile e attenta: «Mi sono trovata davvero benissimo con le ragazze, erano interessate e si vedeva. Mi hanno fatto anche qualche domanda più informale durante la pausa e si è creata una conversazione davvero aperta e profonda». Le studentesse hanno inoltre potuto confrontarsi e riflettere su come hanno vissuto i primi giorni di alternanza all’interno dei centri.
Arriva l’assessore
«L’Istituto Einaudi ha accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione con la Fondazione Piatti – commentano dalla scuola – le studentesse a cui abbiamo proposto il tirocinio hanno subito mostrato interesse e partecipazione al progetto. La possibilità che è stata offerta alle nostre studentesse rappresenta un apprendimento attivo e formativo, di crescita personale e sociale. Risulta fondamentale anche il rapporto che si crea con la realtà del nostro territorio. Siamo certi che la collaborazione tra il nostro Istituto e la Fondazione è solo agli esordi». Il prossimo appuntamento del progetto sarà la visita dell’assessore regionale Stefano Bolognini, in programma per mercoledì 1 febbraio presso la sede della Fondazione Renato Piatti, per un momento istituzionale in cui verrà raccontato “All Inclusive”. Dopodiché si recherà presso uno dei centri della fondazione.
Fonte: rete55.it
Fonte: Malpensa24