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PON Inclusione: iniziano le attività
Il nostro Istituto ogni pomeriggio aprirà le sue porte agli studenti grazie al Progetto10.1.1A-FSEPON-LO-2017-287 “Parola al corpo” attivando dei corsi finalizzati a sviluppare le capacità espressive e relazionali degli studenti. Le attività saranno svolte da personale esperto e gli incontri si terranno in orario pomeridiano e/o extrascolastico. Le attività proposte mirano alla formazione ed allo sviluppo integrale della persona, l’intero progetto punta, infatti, al potenziamento delle competenze di base, motorie, relazionali, affettive ed artistiche in un clima collaborativo e non competitivo.
Le iscrizioni sono aperte, secondo le modalità descritte nella circolare 434 del 3 Marzo 2018.
1. MODULO “Circo Sociale: uno strumento di crescita e cambiamento”
Destinatari: studenti del primo, secondo e terzo anno
In collaborazione con l’associazione sportiva Kabum il modulo intende avvicinare i ragazzi all’arte circense, intesa come percorso di formazione, di educazione e di sviluppo integrale della persona, di ricerca di un benessere psico-fisico che permetta di imparare ad esprimersi al meglio con il proprio corpo e a goderne l’armonia e la fluidità nei movimenti, migliorando l’autostima e la fiducia in sé stessi. Le arti circensi offrono, infatti, l’opportunità di vivere la propria creatività spontaneamente e di lavorare sul comportamento motorio, che è la principale via d’espressione corporea.
Ai ragazzi verrà offerto un luogo fisico in cui praticare in gruppo attività ludico-motorie nel settore delle arti circensi e delle arti di strada. Il progetto consiste in un avvicinamento, attraverso il gioco, l’esercizio fisico e l’espressione corporea, alle diverse tecniche delle discipline circensi: acrobatica a terra, giocoleria, equilibrismo, espressione corporea, clownerie e acrobalance.
2. Modulo Arte e Teatro
Destinatari: Alunni di tutte le classi
La musica, l’arte il teatro, in quanto performance espressiva che impegna il corpo la mente e il linguaggio, può dare un importante contributo al positivo inserimento degli studenti nel contesto scuola.
Il modulo sarà articolato nelle seguenti fasi:
Costituzione del gruppo e individuazione di una tematica da approfondire.
Guidare i ragazzi attraverso la visione di esempi di rappresentazioni inerenti l’argomento che arrivano dal teatro impegnato nel sociale e anche dalla commedia dell’arte.
Affrontare il tema dal punto di vista di gruppo, cercare informazioni, parlarne, confrontare le idee e poi scrivere un testo. Infine passare alla rappresentazione recitata e cantata, con scrittura oltre che di un copione originale anche di canzoni facendo intervenire sul palco dei personaggi creati dagli studenti stessi che raccontano le proprie esperienze in loro vece.
3. Modulo Freestyle-Free thought
Destinatari: Alunni di tutte le classi
La musica, l’arte, in questo caso il freestyle, in quanto performance espressiva proveniente dalla strada, possono dare un importante contributo al positivo inserimento di ragazzi nel contesto scolastico.
Freestyle significa improvvisare, nel caso della musica e specificatamente del rap significa “rappare” improvvisando rime, assonanze, figure retoriche e giochi di parole.
Fare freestyle consiste nello sviluppare concetti cantandoli con o senza uno strumento di accompagnamento. La differenza sostanziale fra parlare e fare freestyle è che chi fa freestyle sta seguendo una tecnica, uno schema, uno stile diverso dagli schemi liberi di chi parla semplicemente. Questi schemi, tecniche e stili non consistono semplicemente nell’utilizzare tutte le figure retoriche presenti in poesia, in più possono essere utilizzati suoni creati al momento.
4. Modulo In-Segniamo. Percorso di sensibilizzazione sulla lingua dei segni italiana.
Destinatari: Alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte dell’indirizzo servizi socio-sanitari
Il progetto mira a sensibilizzare gli studenti sul tema della disabilità uditiva, fornendo loro degli strumenti concreti per operare in contesti dove sono presenti sia persone sorde, sia persone con difficoltà di comunicazione. In linea con il profilo in uscita del diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, si intende fornire quelle competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
L’esperienza di comunicare attraverso la lingua dei segni e quindi il corpo consente di esperire nel gruppo di partecipanti i principi di equità (poiché si riflette sul tema delle barriere comunicative), coesione (in quanto lavorare con la fragilità significa avvicinarsi ad essa anche “parlando la stessa lingua”) e cittadinanza attiva (attivamente lo studente diventa potenziale medium comunicativo senza l’utilizzo di strumenti esterni).
Einaudi agli Arcimboldi: uno sguardo sull’Europa
La 5N dell’IPSCTS Einaudi di Varese assiste alla ricostruzione espressiva della storia europea “Europa: che passione! Storia di un amore tormentato”.
EINAUDI AGLI ARCIMBOLDI:
UNO SGUARDO SULL’EUROPA
Il giorno 20 febbraio 2018 la classe 5N dell’istituto Einaudi di Varese si è recata al teatro degli Arcimboldi di Milano, per assistere allo spettacolo organizzato dal progetto EUMAN. Scopo: acquisizione conoscenze e competenze concernenti la storia europea, attraverso un intreccio di teatralità e di tecnologie audio-visive.
Poche parole del prof. Castaldi e si è entrati immediatamente nel vivo dello spettacolo, basato sulla ricostruzione dei blocchi storici che hanno segnato in modo particolare la creazione del nostro “presente europeo”, lasciando molto più spazio agli avvenimenti successivi alla seconda guerra mondiale fino ad arrivare alle sfide dei giorni nostri, aspirando, in maniera più concreta e oggettiva, ad un’integrazione europea. Sono stati trattati argomenti, che passo dopo passo, hanno avvicinato molti paesi europei alla speranza che l’Unione fosse possibile, pur non mancando momenti, che, invece hanno rallentato, allontanato e ancora peggio illuso, i sogni e le ambizioni degli Stati. Incomprensioni ed egoismi nazionali hanno frustato questo difficile cammino, ammorbidito e concretizzato, però, da numerosi passi avanti, conquistati con volontà e pazienza. Ogni singolo avvenimento veniva spiegato con poche e semplici parole dallo scorrere delle diapositive sullo sfondo del palco, accompagnato da una voce fuoricampo e dalla rappresentazione live di un cantante, che scuoteva gli animi e suscitava le stesse emozioni provate dagli Europei in quello specifico contesto storico: dalla gioia del successo, all’angoscia del fallimento. Fondamentale, durante l’intero spettacolo, è stata la rappresentazione teatrale degli attori, che hanno concentrato i loro movimenti, mettendo in luce gli oggetti simbolici, tra cui un nastro verde, raffigurante l’unione, l’integrazione e la collaborazione degli Stati. L’esperienza di circa 1200 ragazzi agli Arcimboldi si è conclusa con un dibattito aperto con la possibilità di discutere delle questioni più rilevanti e delle problematiche che l’Europa ha vissuto e sta vivendo e con la partecipazione degli esperti accademici di CesUE (ente per la ricerca e creatività imprenditoriale a favore dell’unità Europea e dello sviluppo di una democrazia multi-livello globale) per risolvere ancora questioni aperte: qual è il futuro del sogno di Spinelli? Giornata ricca e obiettivo di EUMAN pienamente raggiunto: l’esperienza artistica si rinsalda fortemente alla comunicazione di messaggi d’impegno civile, rendendo i cittadini consapevoli della propria storia. Mai come ora, infatti, vi è la necessità che tutti partecipino in modo attivo per non commettere gli stessi errori, che un tempo fecero allontanare gli Europei dall’unità e dalla pace.
A cura di Giacomo Galmarini
L’Einaudi al teatro Elfo di Milano
Le classi 3^N, 3^O e 3^M hanno partecipato al progetto “Questo Mostro Amore” promosso dal Teatro Elfo di Milano in collaborazione con la Cooperativa Attivamente – teatro per crescere.
Il progetto si è diviso in due momenti. Un primo incontro è stato organizzato a scuola con la psicologa Valerie Moretti e il regista teatrale Jacopo Boschini, finalizzato a sensibilizzare gli adolescenti sul tema del rispetto di sé o dell’altro nelle relazioni sentimentali. La seconda parte si è svolta invece a Milano, al Teatro Elfo, dove gli studenti hanno assistito a “Io non sono quel che sono” , un infodrama dedicato all’Otello di Shakespeare. Attraverso una riflessione a due voci fra teatro e ragionamento razionale, lo spettacolo ha indagato la complessità di ogni essere umano e le dinamiche e i meccanismi che generano la violenza, partendo dal nucleo delle emozioni e dei bisogni primari presenti in ognuno di noi. ( Anna Chiara Cavallone )