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Angeli feriti

I nostri alunni delle classi 3G, 5G e 5M , in occasione delle celebrazioni del IV novembre, hanno partecipato il 7 novembre scorso in piazza Bersaglieri a Varese, davanti alla sede di ANMIG Varese, alla cerimonia di inaugurazione della targa per i 100 anni dell’associazione.

In quell’occasione gli alunni delle classi 3G e 5G hanno presentato il libroAngeli feriti”, scritto da loro sulla base di testimonianze della seconda guerra mondiale raccolte da testimoni diretti, loro discendenti o  materiale ritrovato (lettere e cartoline dal fronte).

Il libro prende spunto dalla bellissima statua della scultrice Stella Ranza, situata di fianco alla sede di ANMIG Varese e inaugurata tre anni fa: la statua rappresenta un angelo, con le sembianze di donna, che stringe al petto una delle due ali, spezzata; l’ala spezzata rappresenta tutti i soldati morti, feriti o mutilati delle due guerre mondiali.

I dieci racconti sono, nella loro semplicità, un esempio di grande sensibilità e intensità.

Scrive Fiorenzo Croci nella prefazione al testo: ”Un’opera letteraria a tutti gli effetti”; queste parole ci riempiono di orgoglio.

Il libro è stato stampato a spese dell’ANMIG per volere del suo Presidente, Fiorenzo Croci.

I proventi della vendita serviranno a mantenere agli studi, per il quarto anno di fila, la piccola Puja Magar, nepalese rimasta orfana di padre dopo il terremoto devastante del 2015.

Per questo progetto di solidarietà la nostra scuola si avvale della collaborazione di una piccola associazione no profit, Ecohimal, che opera in Nepal da quasi 30 anni e alla quale destiniamo, ormai da tre anni, i premi in denaro vinti a seguito di partecipazione a concorsi di storia, provinciali e regionali, sempre in collaborazione con ANMIG. ( Carla Mimmo )

Video realizzato da Nicolas Ferrè, alunno della 5^G.:

Einaudi: un TOUR a 360°

In data 7 febbraio 2018 si è concluso il concorso “Virtours”, indetto dall’ente Idea.Lab Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità di Busto Arsizio, inerente alla realizzazione di un tour virtuale all’interno delle strutture scolastiche. Per la creazione di tale tour ha partecipato un piccolo team composto dagli alunni Paolo Aquino e Muba Sambare della 2^A, Veronica Marino della 3^P e Nicolas Traina della 2^C, coordinati dalla docente referente Maria Claudia Laratta.

L’obiettivo primario di questa attività è stato quello, innanzitutto, di far acquisire agli studenti le competenze necessarie per la creazione di un percorso virtuale, effettuato con una speciale attrezzatura noleggiata per l’occasione. Il prodotto finale  permette di far visionare la nostra struttura attraverso il web, percorrendo un tour all’interno dell’Istituto Einaudi, in modo di dare una maggiore visibilità alla nostra scuola.

Il team, nella realizzazione di questo tour, ha avuto modo di sperimentare gli strumenti della realtà virtuale stimolandone la creatività e facendo emergere grandi capacità e abilità nell’utilizzo delle attrezzature specifiche, dando modo ai partecipanti di sviluppare adeguate competenze nel  problem solving. In particolare si sono distinti gli alunni Aquino Paolo e Muba Sambare che hanno dimostrato serietà e impegno, portando a termine l’elaborato, che ha permesso di raggiungere un’ottima posizione nella graduatoria del concorso.

Maria Claudia Laratta

Clicca sul banner per iniziare il tour!

L’Einaudi al teatro Elfo di Milano

Le classi 3^N, 3^O e 3^M hanno partecipato al progetto “Questo Mostro Amore” promosso dal Teatro Elfo di Milano in collaborazione con la Cooperativa Attivamente – teatro per crescere.

Il progetto si è diviso in due momenti. Un primo incontro è stato organizzato a scuola con la psicologa Valerie Moretti e il regista teatrale Jacopo Boschini, finalizzato a sensibilizzare gli adolescenti sul tema del rispetto di sé o dell’altro nelle relazioni sentimentali. La seconda parte si è svolta invece a Milano, al Teatro Elfo, dove gli studenti hanno assistito a “Io non sono quel che sono” , un infodrama dedicato all’Otello di Shakespeare. Attraverso una riflessione a due voci fra teatro e ragionamento razionale, lo spettacolo ha indagato la complessità di ogni essere umano e le dinamiche e i meccanismi che generano la violenza, partendo dal nucleo delle emozioni e dei bisogni  primari presenti in ognuno di noi. ( Anna Chiara Cavallone )