Ambiente, “Einaudi” da esportazione
L’istituto varesino impegnato in progetti con scuole in Romania e Spagna
Un contatto stretto con due scuole straniere, una spagnola e l’altra rumena, per approdare ad altrettante certificazioni di prestigio: “scuola mica“ e “green school“. Questo il denominatore comune di alcuni progetti, legati a Erasmus, che l’Isis Einaudi sta portando avanti con la guida della Preside Marina Raineri e dell’insegnante referente Monica Zonca. I due istituti affiliati sono l’ «Eduardo Juaneiro» di Malaga e il “Mihail Jonescu” di Bucarest. «La nostra scuola è capofila del progetto
Erasmus che comprende questi due sotto progetti – spiega la dirigente scolastica dell’Einaudi – , entrambi dedicati all’ambiente. Ambiente inteso come naturale e come culturale e sociale. Ciò che ci ha spinto a partecipare al bando di concorso, che ci siamo aggiudicati, è stato proprio il desiderio di confronto e l’allargamento dello sguardo al di là dei confini nazionali. Il progetto Erasmus era partito lo scorso anno, durante il quale avevamo lavorato sulla accezione di ambiente nel senso di compagine culturale». Quest’anno, invece, l’ambiente è “vissuto“ dagli studenti dell’Einaudi, che ambiscono alla riconoscimento europeo di “green school“, come tutela dell’ambiente. « In una prima fase di questo progetto – spiega la prof.ssa Zonca – i ragazzi si sono dedicati alla raccolta differenziata e hanno proceduto col pesare i vari tipi di rifiuti. Poi, con calcoli matematici, hanno rilevato la quantità di anidride carbonica emessa. Questa parte del progetto ha riguardato tre classi pilota, la 2^G, 1^F e 3^O». La seconda fase del progetto ecologico coinvolgerà invece tutto l’istituto, che aderirà alla pianificazione per la raccolta differenziata di “Varese manca poco”. Durante la terza fase dell’iniziative ambientali, invece, con la collaborazione dell’insegnante Giuseppe Zanni, saranno coinvolte le classi 1^A, 1^O e 2^G, che realizzeranno un giardino officinalis, con piante della salute, nelle due sedi delle vie Bertolone e Trentini. «La seconda certificazione che la nostra scuola si avvia ad ottenere, ovvero quella di Unicef-scuola amica, riguarda invece la costruzione di un ambiente di apprendimento amico – sottolinea la dirigente Raineri – . Stiamo cioè lavorando per creare un ambiente sereno, in cui sia fattivo il contrasto a bullismo e discriminazioni varie». Con gli studenti di 1^F, 3^C e 3^O si è partiti da uno studio sull’importanza della parola, all’interno dei rapporti comunicativi, per relazioni corrette e costruttive.